Pasquetta anni Sessanta

di Carmine Cocchiola (10 anni)

Carmine: Nonno, com’era la Pasquetta di tanti anni fa?
Nonno: Per la nostra famiglia la tradizione di festeggiare la Pasquetta nacque negli anni ’60. Si organizzavano scampagnate e si visitavano le località vicine. Si mangiavano uova sode e dolci che erano stati preparati per la Pasqua.
Carmine: Nonno, ti è rimasta in mente una Pasquetta in particolare?
Nonno: Certo! Era il 7 aprile del 1969, lunedì successivo alla Pasqua. Io e altri quattro amici, dopo il pranzo che ognuno aveva consumato a casa propria, ci siamo organizzati per trascorrere insieme il giorno di Pasquetta. Intorno alle 14:00, ci siamo avviati a piedi da Sturno, destinazione il Pesco, con il suo famigerato macigno.
Carmine: Come si è svolto il viaggio?
Nonno: Durante il viaggio dialogavamo e scherzavamo, come si fa tra giovani, e cantavamo i brani dell’ultimo Festival di Sanremo, tra cui “Tu sei bella come sei”, che era stata presentata da Mal. Le emozioni erano tantissime: prendeva forma sotto i nostri occhi quella che è chiamata la “mulignana” e che rappresenta per noi sturnesi una parte dell’ orizzonte. Certo, abbiamo anche noi dovuto affrontare qualche difficoltà: la strada fangosa, i cani inferociti che difendevano il proprio territorio e la lunghezza del tragitto.
Carmine: Cosa avete fatto una volta giunti a destinazione?
Nonno: Giunti a destinazione, ci siamo inerpicati sul grosso macigno, il “Pesco”, ammirando le mura, le nicchie di quelle che erano state le dimore di San Michele e della Madonna di Loreto che, nel secolo XVII, erano trasmigrati rispettivamente a Sturno e a Frigento, in seguito a un rovinoso terremoto.
Carmine: Come vi sentivate una volta tornati a casa?
Nonno: Ci sentivamo soddisfatti e orgogliosi dell’esperienza appena vissuta ed abbiamo maturato una convinzione: è bello viaggiare, conoscere nuovi ambienti, esplorare nuovi orizzonti e aprirsi a nuove prospettive. A sera eravamo stanchi.
Carmine: Perché questa Pasquetta ti è piaciuta particolarmente?
Nonno: Questa Pasquetta mi è piaciuta particolarmente perché ho trascorso un pomeriggio spensierato con i miei amici, riuscendo ad andare oltre le cose che si facevano di solito.

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