di Maria Celeste Salerno
Durante un’intervista, Gerardina Pascucci ci racconta la sua passione innata per il tombolo, uno strumento di lavoro tradizionale usato per la realizzazione di pizzi e merletti.
Come nasce la sua passione?
“La mia passione è innata” ci spiega raccontandoci come – influenzata anche dalla madre, lei stessa dedita a questo lavoro – il mondo dei fuselli la affascinasse, tanto da spingerla, già da giovane età, ad iniziare a creare oggetti di vario genere con questo strumento.
Il tombolo – ci spiega Gerardina – si compone di 3 parti:
un sostegno, eventualmente arricchito di incisioni decorative, alla cui base è sistemato un cassetto nel quale vengono riposti fili, spilli, forbici;
un tamburo circolare, (il tombolo vero e proprio), appoggiato sul sostegno, imbottito in crine, segatura, gomma piuma, o più comunemente con della paglia, ricoperto di morbido panno e stoffe colorate, è la base sulla quale viene realizzato il pizzo intrecciando i fili e fissandoli opportunamente con degli spilli;
i fuselli, sui quali vengono avvolti i singoli fili; il loro numero può variare da poche unità a più di 80 per i disegni più complessi.
Cosa ha realizzato e continua a realizzare?
Ci racconta come nel tempo dedicato a quest’arte abbia realizzato tende, lenzuola, coperte, centrotavola, centrini, ogni cosa che occorre per creare corredi e corredini. Inoltre ci dice: “…più è ampio il disegno e più tempo impegno per realizzarlo’’, quindi un nuovo disegno è di certo una nuova sfida e Gerardina si diverte a mettersi alla prova con nuovi lavori!