di Matteo Antonino Cipriano (12 anni)
Ho deciso di intervistare Michele Cipriano, allenatore della squadra di Frigento, che per me è un ambiente poco conosciuto vivendo a Milano. Sono abituato a vedere partite di campionati giovanili o, qualche volta, di Serie A che chiaramente è un ambiente diverso.
Mio papà mi ha raccontato qualcosa su come si affrontano i campionati dilettantistici per adulti, ma non ho mai visto una partita di Seconda Categoria. Mi ha detto dell’ambiente amichevole che c’è in squadra e del fatto che si gioca principalmente per divertirsi, cercando di far incrociare orari di studio, lavoro o famiglia con gli impegni del campionato.
Di seguito la mia intervista all’allenatore della squadra di Frigento.
Come ci si sente ad allenare la squadra del proprio paese?
Allenare la squadra del proprio paese è una grande soddisfazione perché riesco a lavorare in maniera ancora più intensa dato che regalare una gioia al mio paese sarebbe fantastico.
I giocatori sono tutti di Frigento?
I ragazzi non sono tutti di Frigento anche perché tra università e gente che va via per lavoro è praticamente impossibile avere 20 ragazzi dello stesso paese, consideriamo anche che è un momento storico dove i ragazzi preferiscono stare a casa a giocare alla play station invece di uscire e andare a giocare per strada, al calcetto come facevo io a 14/15 anni.
Avete un motto, uno scherzo ricorrente in squadra, che vi fa divertire?
Motti particolari non ne abbiamo, abbiamo un rituale che proponiamo ad ogni gara: ci mettiamo tutti in cerchio e facciamo una sorta di incoraggiamento per entrare in campo in maniera ancora più determinata.
Esiste una squadra del girone contro la quale sentite di più la rivalità?
Per quanto riguarda le rivalità quest’anno nel nostro girone non abbiamo grosse rivalità.
Di solito con Sturno e Gesualdo sono sempre state le partite più sentite, ma ormai da qualche anno non ci capita più di giocare contro.
Che obiettivo vi date per quest’anno?
Quest’anno è stato un campionato particolare.
Io sono subentrato a campionato già iniziato e tra Covid e diversi problemi ci siamo trovati sempre a fare i conti con tante difficoltà.
Il mio obiettivo, concordato con la società, è quello di far crescere i ragazzi e cercare di dare continuità ad una realtà che 3 anni fa non si è iscritta a nessun campionato.
E per i prossimi anni?
Bisogna creare un qualcosa che dia un motivo alla gente per avvicinarsi, per venire a vedere le partite con orgoglio e spingere i più grandi a dare una mano per la squadra del proprio paese.
Quali corsi si devono fare per allenare in Seconda Categoria? Hai un vice?
Per quanto riguarda le varie abilitazioni o patentini ci vuole il Patentino UEFA B, che da un paio di anni è stato sdoppiato e per conseguirlo bisogna superare 2 corsi, ovvero il corso UEFA C e il corso UEFA D.
Ti ringrazio per aver risposto alle mie tante domande e per la curiosità, per me è stato un enorme piacere.
Forza Frigento!