di Michele Nudo (8 anni)
La vendemmia è la raccolta dell’uva dai vigneti quando è matura e pronta per essere trasformata in vino.
Nelle nostre zone è una tradizione molto diffusa, grazie anche alla terra e al clima ideale.
Abbiamo infatti vini conosciuti in tutto il mondo.
La vendemmia è un momento che i miei nonni aspettano con pazienza tutto l’anno e nell’attesa si prendono cura del vigneto pulendolo dalle erbacce e potando le viti.
Quando l’uva è matura al punto giusto si inizia la vendemmia. I miei nonni usano il metodo manuale: tagliano i grappoli dal peduncolo con delle forbici speciali e li poggiano in cassette da 15-20 kg facendo attenzione a non schiacciare gli acini.
I grappoli che presentano muffa o difetti, le foglie e i tralci, vengono scartati per non rovinare il risultato finale.
Dopo la raccolta l’uva viene portata in cantina dove viene pigiata con la pigiatrice e dove vengono separati gli acini dai raspi con la diraspatrice. Il mosto che si ottiene è ricco di zuccheri che fermentando trasformeranno il mosto in vino.
Ecco gli strumenti che vengono usati: pigiatrice e diraspatrice.
In passato la vendemmia era una vera festa alla quale partecipava tutta la famiglia e la cosa più divertente è che non serviva una pigiatrice per schiacciare gli acini, ma bastava saltare a piedi scalzi sull’uva!
Non mi è permesso schiacciare l’uva come i vecchi tempi, ma a modo mio partecipo anche io!