Lettera   a   Frigento,   il   Borgo   più   bello   d’Italia   che   conquista   tutti!

di Valentina Mancini

Mi chiamo Valentina e domenica 7 aprile ho trascorso una splendida giornata a Frigento in provincia di Avellino!

Lavoro presso la Viàtius Tour, agenzia viaggi di Bari specializzata in iniziative di gruppo a carattere culturale, che tradotto significa tutti i week-end in viaggio!! Abbiamo scelto di programmare una visita di Frigento incuriosite dal fatto che fosse stato l’ultimo ad essere inserito fra “I Borghi più belli d’Italia” a novembre 2023! E così ho cominciato ad interessarmi a questo piccolo ma preziosissimo paesino. Ho contattato la Pro Loco che nella persona di Antonio è stata disponibilissima nel fornirmi tutte le informazioni possibili per mettere su l’iniziativa rispondendo a tutte le mie mille domande.

E finalmente il 7 Aprile è arrivato e non solo abbiamo scoperto un borgo bellissimo, ma un’intera comunità amabile, ospitale e piena di entusiasmo nel valorizzare il proprio territorio. Siamo stati accolti dal Sindaco che da ottimo cicerone ci ha illustrato la vita e le opere di Carmine Genua, talentuoso artista vicino ai Savoia, le cui sculture sono presenti anche a Roma a Palazzo Madama. La gipsoteca del Municipio conserva 12 busti tra cui anche quello di Garibaldi! Accompagnati da Antonio, Veronica e dal coltissimo Francesco abbiamo proseguito la nostra passeggiata per le stradine silenziose del borgo fino alla Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, duramente colpita dal terremoto del 1732, che custodisce ancora intatto il culto di San Marciano patrono del borgo. La visita è stata affascinante e ricca di aneddoti e curiosità: a sorprenderci gli “scolatoi” presenti nella cripta, antichi ipogei funebri finalizzati ad una particolare pratica funeraria attestata in molti luoghi del Meridione d’Italia tra i secoli  XVII e XIX. Il nostro percorso, interrotto dal piacevole incontro con due pavoni (!!), abitanti indisturbati e pacifici del centro storico, ci ha poi condotti fino alle Cisterne Romane, un complesso idrico realizzato in opus incertum risalente all’età repubblicana che ben testimoniano l’impatto dell’Urbe su tutto il territorio. E ancora i palazzi gentilizi dai portali lavorati in pietra locali tornati al loro originario splendore grazie ai lavori di restauro seguiti al sisma del 1980 che danneggiò duramente l’Irpinia. A colpirmi particolarmente è stato però l’incredibile contenitore culturale di Palazzo De Leo, una “Casa della Cultura” a tutto tondo poiché ospita la Biblioteca Civica, il Museo Archeologico e la Raccolta d’Arte “Pina Famiglietti”. Francesco in modo appassionato ci ha coinvolto nel racconto delle storie dei “protagonisti” di queste stanze. Nel Palazzo nacque Marciano De Leo, un canonico di cultura curiosa ed enciclopedica amante della scrittura in versi. Fra le sue opere quella dedicata all’eruzione del Vesuvio del 1779, secondo qualche critico, avrebbe ispirato Leopardi nella stesura di una delle sue liriche più famose, La Ginestra! Una visita Frigento la meriterebbe anche solo e soltanto per la scoperta della raccolta privata di stampe d’autore appartenenti a Angelo Gabbanini, un maestro stampatore di Roma che per ricordare la moglie Pina, prematuramente

scomparsa, ha voluto dedicarle una collezione che vanta nomi illustri del ‘900 come Ugo Attardi, Pietro Consagra, Corrado Cagli, Domenico Cantatore, Orfeo Tamburi, Ernesto Tatafiore, Giulio Turcato e di Arnaldo Pomodoro (sì, proprio lui!). Ancora più sorprendente poiché davvero inaspettata l’idea di trovarsi di fronte a testimonianze così preziose del nostro repertorio di arte contemporanea! Ma Frigento è un borgo che si svela e si rileva anche da un punto di vista paesaggistico… il dulcis in fundo della nostra visita è stata la Panoramica Limiti, una splendida passeggiata pedonale all’ombra di aceri secolari da cui si ammira un panorama bellissimo! Un paesaggio dolce e bucolico dove lo sguardo si perde abbracciando 5 regioni (Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo). Motivo per cui Frigento è davvero il Balcone d’Irpinia!

Questo è tutto ciò che abbiamo visto e visitato, ma quanto abbiamo “sentito” è difficile da spiegare a parole! È stato emozionante aver partecipato ad un’azione collettiva di amore e di dedizione per le proprie radici, soprattutto per chi come noi, abitanti di una città, è abituato a ritmi frenetici e caotici che troppo spesso lasciano poco spazio ad una dimensione emotiva del vivere. Ed è stata invece proprio la gentilezza rivoluzionaria di Frigento e di tutti coloro che abbiamo incontrato in questa giornata, a stupirci, a sorprenderci, a emozionarci e a regalarci una pausa davvero piacevole ma allo stesso tempo ricca di spunti e di contenuti. Una pausa che non ha lasciato insoddisfatto nemmeno il palato dal momento che anche il pranzo presso l’agriturismo Colle Irpino è stato ottimo. Ingredienti genuini, sapori di una volta conditi con gli ingredienti più importanti: la disponibilità e il sorriso! E a tal proposito non posso non menzionare Terra Mater, la cooperativa sociale a cui abbiamo fatto visita prima di salutare Frigento, con i suoi prodotti davvero a km 0! Patrick è stato così gentile da accoglierci predisponendo un piccolo punto vendita appositamente per il nostro gruppo nonostante i lavori in azienda. Grazie a lui però ognuno di noi ha potuto portare a casa il sapore buono di Frigento, dove torneremo presto per dare ristoro all’anima, a cuore pieno ma a passo lento in un borgo  dal panorama senza limiti.

Grazie ancora al Sindaco, alla Pro Loco, ad Antonio, a Francesco, a Veronica, a Patrick e a tutta Frigento!

Alla prossima Con affetto

Valentina Mancini, Viàtius Tour

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