di Alfonsina Cardinale Ciccotti

Il 4 gennaio 2025, presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda, è stata presentata una raccolta poetica, intitolata “Voci di pace”, edita da L’arca di Noè, alla quale hanno aderito diversi autori di varie regioni italiane, in lingua e in vernacolo. L’iniziativa è stata fortemente voluta e sapientemente curata dall’Associazione psico-socio-culturale, il Quarzo Rosa, presieduta da Nadia Ianniciello.
L’evento, patrocinato dal Comune di Grottaminarda, ha rappresentato un’occasione importante di promozione culturale e di dibattito nelle aree interne dell’Irpinia, quale momento di approfondimento e di stimolo alla lettura su temi di particolare rilevanza, come la guerra nel cuore dell’Europa e nel vicino Medio Oriente.
Il reading poetico è stato introdotto dalla delegata alla Cultura del Comune di Grottaminarda, Marilisa Grillo, dal Presidente e dal Vicepresidente dell’Associazione il Quarzo Rosa, Nadia Ianniciello e Giuliana Caputo, e dall’editore de L’Arca di Noè, Ignazio Mario Nardone.
Nell’incontro è stata presentata una silloge delle poesie più significative, declamata dagli autori presenti e da due attrici, Anna Savelli ed Angela Martino. Ne è emerso un intenso sforzo corale di ricerca della pace, ovvero un atteggiamento consapevole, profondo e collettivo che, con accenti polifonici, si è interrogato sulle relazioni tra le nazioni, sulle interazioni tra le persone nella società, sul rapporto dell’uomo con la natura.
La voce e la chitarra di Patrizia Girardi hanno arricchito la serata con le più belle canzoni italiane e internazionali contro la guerra, come profondo anelito alla costruzione della pace, alla mediazione dei conflitti e alla riconciliazione tra i popoli, ben sintetizzato dalla copertina della raccolta “Voci di pace”, realizzata dal noto vignettista e scrittore, Vauro Senesi, che fa irrompere in uno scenario di distruzione e di morte il candido bagliore di una colomba bianca.
Era presente al reading anche la professoressa frigentina Alfonsina Cardinale Ciccotti con il seguente componimento intitolato “La pace”.
La pace
L’uomo la crea…
la distrugge.
I suoi ordigni
lacerano i cuori
e il rosso sangue,
tra le macerie della vita,
fa desiderare
ogni crudeltà abolita.
Generiamo un mondo beato,
guardiamo al passato,
evitiamo
ciò per cui l’uomo
ha sempre penato.
L’umanità, ormai giunta
alla maturità
della sua esistenza,
può gridare con forza
e senza reticenza:
«Mai più violenza!»
La pace,
se da ogni popolo
verrà riconosciuta,
in ogni dove
sarà goduta.