di Angela Annichiarico
A Pila ai Piani, la piccola frazione di Frigento, nello spazio circostante la parrocchia “Maria Santissima Immacolata”, lo scorso 4 gennaio si è tenuta la sacra rappresentazione della natività del Signore Gesù, una tradizione, quella del presepe vivente, ripresentata dopo ben 14 anni di inattività.
Tutta la comunità, guidata dal suo parroco, fra Cosimo M. Vicedomini, è stata ben lieta di adoperarsi fattivamente alla realizzazione di tale evento.
La serata si è svolta, in primis, con la raffigurazione narrata degli eventi, che hanno portato alla nascita del Bambino Gesù: la profezia di Isaia, l’annuncio dell’arcangelo Gabriele a Maria e la sua successiva apparizione, in sogno, a Giuseppe, l’arrivo dei Magi da Erode, la natività, l’annuncio degli angeli ai pastori e, in ultimo, l’arrivo dei Magi a Betlemme.
Dopo i saluti del parroco e del sindaco di Frigento, il professore Carmine Ciullo, che si è definito «felice della ripartenza, con cuore rinnovato, della comunità di Pila ai Piani», la serata è proseguita sul sagrato della chiesa nuova, tra il calore dei bracieri e le varie capannine: dalle tessitrici, le lavandaie, i calzolai, le fioraie, i piccoli scolari della scuola ebraica, i fabbri e i falegnami, alle capanne gastronomiche, che hanno consentito ai visitatori di fare un tuffo nel passato e assaggiare pietanze della tradizione pilese.
Questo esercizio spirituale ha consentito alla comunità di vivere l’esperienza, che 800 anni fa San Francesco sperimentò a Greccio con la prima rappresentazione della scena della natività. «Con questa esperienza il santo d’Assisi volle contemplare con gli occhi del corpo l’estrema povertà, nella quale il Re dei re volle incarnarsi e farsi simile a noi», ha sottolineato il Parroco, che ha anche osservato come questa pratica assuma un significato ancora più importante, se sperimentata all’inizio del venticinquesimo anno giubilare ordinario della storia della Chiesa cattolica.
«Abbiamo iniziato nel 2006, prima in Contrada Tre Masserie, poi in Contrada Parco e adesso, dopo vario tempo, è stato possibile riprendere questa bella tradizione anche a seguito dell’apertura della nuova chiesa e grazie all’impegno del nuovo Parroco», ha aggiunto, in ultimo, il vicesindaco di Frigento, Michele Di Cicilia.