Storia
La Storia di Frigento
Per diversi secoli Frigento è stata sede vescovile e presenta alcune chiese di grande pregio artistico. Tra queste spicca la cattedrale. Il suo impianto è settecentesco con tre navate ampie, il soffitto di quella centrale e del transetto ospitano tele sui cassettoni di castagno, frutto dell’arte di Vecchione Da Nola. Dalla sagrestia si accede al livello inferiore, dove c’è un piccolo museo all’interno di quello che era l’abside dell’edificio di culto costruito nell’VIII-IX sec. e delle sale attigue con i cosiddetti “scolatoi”. Interessante è il poderoso complesso di cisterne risalente al I secolo a.C., realizzato in opus incertum con pietra locale. Le cisterne erano destinate alla raccolta delle acque piovane, delle nevi e di una piccola falda acquifera. Un sistema di vasche, collegate a cisterne minori mediante una complessa rete di canali, serviva tutto il centro urbano fornendo l’acqua ai pozzi interni dei palazzi signorili.
“…Frigento (…) tiene un passaggio intorno intorno alla città sempre in piano di quasi un miglio con una ammirabile e singolare veduta di lontananza, (…) che apporta diletto e appaga la vista, non essendo la veduta impedita da altre montagne vicine, bensì vedensi Frigento quasi un punto in mezzo al circolo, un monte in mezzo a tanti monti che li fan da corona
e circonferenza”
Carmine Pascucci, fine del ‘700
“La città di Frigento situata sopra la pianura di un elevato colle, staccata in lunga distanza dai giochi degli Appennini, guarda l’Oriente ed il Mezzogiorno (…) Il suo orizzonte non ha l’eguale e domina tutta la provincia godendo della veduta del Vesuvio a Ponente, al Settentrione della Maiella, al Levante del Vulture e a Mezzogiorno dei monti di Serino, di Averno, di Calabritto.”
Marciano De Leo, 1805